giovedì 29 marzo 2012

Moldaunia, Molisannio o solo un grande Molise?

Moldaunia, la Provincia di Foggia fa sul serio. Il presidente del Consiglio provinciale, Enrico Santaniello, ha convocato infatti per domani alle 10.00 nell’aula consiliare di Palazzo Dogana, la riunione dell’Assise. L’assemblea si riunirà in seduta monotematica per discutere del “Progetto Moldaunia”. Alla seduta sono stati invitati a partecipare il presidente Michele Iorio e l’assessore agli Enti locali Antonio Chieffo della Regione Molise e il presidente del Consiglio comunale di Termoli Alberto Montano.
Si è fatto un gran parlare di nuove aggregazioni. Soprattutto dall’Abruzzo con la proposta del consigliere regionale Paolo Palomba dell’Italia dei valori, tra l’altro anche ripresa dal leader del partito e molisano doc Antonio Di Pietro, per riunificare le due regioni così come era prima del 1963.  Ma su questo argomento il presidente Iorio è molto chiaro. «Noi siamo fortemente legati alla nostra identità e alla nostra autonomia - afferma senza tentennamenti il governatore del Molise - sia come regione e sia come comunità. Ma non abbiamo disdegnato l’ipotesi, anzi intenderemo favorirle, di aggregazione di territori contigui alla nostra regione che possono darle più forza e più consistenza demografica per poter meglio organizzare i servizi».
Una regione che non si chiude a riccio nem dispostaad aprirsi al dialogo  ma partendo dall’idea - e su questo Iorio non transige - che si parli di Molise con la sua autonomia. Quindi nessuna vocazione suicida ad accorparsi ad altre regioni «per diventare un’altra cosa. Vogliamo favorire l’aggregazione di territori che siano a noi omogenei sia della Puglia e sia della Campania che hanno manifestato questo desiderio  ma tutto in funzione di fare più grande il nostro Molise».
Domani sarà a Foggia il presidente del Consiglio comunale di Termoli, Alberto Montano, già sindaco della città. E sarà presente perché invitato anche in considerazione del fatto che più che un problema termolese è una questione che riguarda l’intera regione. «Questa è un’opportunità da cogliere - dice Montano - per i nostri confini. E non solo per la Moldaunia ma anche per il Molisannio. Sono progetti, spinte che possono favorire una regione piccola come la nostra possa diventare una grande e competitiva regione soprattutto in uno schema federale dello Stato e che ha bisogno di numeri per poter mantenere la propria condizione». Ma quando si discute di confini si tende a guardare a sud e a ovest. Al nord come sbocco fino a Lanciano, che poi è parte del territorio frentano molto caro a questa parte del Molise il presidente Montano riprende il discorso allargando anche alla parte del Sangro. «Anche in queste zone ci sono amministratori locali che tendono anche lì a creare questa spinta “molicentripeta” che ci deve inorgoglire per creare un modello nuovo in cui un territorio piccolo come il nostro divcenta interessante e punto di attrazione. Un modello per i territori più grandi che ritengono di poter costruire insieme una nuova regione più importante che ci vede ben disponibili, almeno in questa fase iniziale di dibattito. Dobbiamo esserci per capire quali sono le possibilità concrete per ampliare il nostro territorio e i nostri confini». Il presidente del Consiglio comunale di Termoli ritiene che questa sia una sfida importante  su cui confrontarci cercando di capire quali siano le opportunità o gli eventuali svantaggi.
«Non possiamo far finta - conclude Montano - che non ci sia questa esigenza di aprirci dando delle risposte alle nuove sfide anche in chiave federale ponendoci in competizione ma nella riconoscibilità delle nostra identità».

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