domenica 8 gennaio 2012

Bilancio, Pietracupa: evitiamo di perdere tempo inutile

Mario Pietracupa, presidente del Consiglio regionale del Molise
Sono stati giorni di festa caratterizzata dal lavoro per la presidenza del Consiglio regionale e per le commissioni che hanno dovuto analizzare il bilancio consuntivo predisposto dalla uffici di via Genova, sede della Giunta e dell’assessorato retto da Vitagliano.
«Ha ragione, è vero - dice il presidente del Consiglio regionale Mario Pietracupa - siamo stati presenti in Consiglio soprattutto per velocizzare le operazioni di consegna della documentazione. E siamo certi di averlo fatto con tempestività stabilendo un percorso sinergico con l’assessorato al Bilancio. Voglio solo ricordare che la legislatura si  è aperta il 5 dicembre».
Ma dalle minoranze sono state sollevate delle riserve a proposito del bilancio.
«Non entro nel merito. C’è stata anche una diffida, ma ritengo che sia stato sbagliato l’indirizzo. Voglio ricordare a chi ha scritto che io sono il notaio della situazione, ovvero quello che rivece la documentazione e si assicura che la documentazione venga consegnata ai soggetti che ne ha diritto. Non faccio il postino di nessuno e in aula chiarirò questo aspetto. Il ricorso alla diffida e al dileggio è una pratica molto diffusa, e proprio per questo dico: evitiamo i colpi ad effetto».
Presidente Pietracupa, rispetto alla passato legislatura si respira un’aria diversa in Consiglio.
«Ho la sensazione che ci sia reciproco rispetto. E non darei troppo peso al fatto che alcuni consiglieri abbiamo abbandonato la seduta. Anzi interpreto tutto questo come una iniziativa responsabile perché un’eventuale ostruzione in commissione avrebbe potuto bloccare i lavori per l’esame del bilancio consuntivo. Sono liberi di non condividere l’inter della commissione e  di uscire dalla stanza. La preoccupazione di tutti è quella di scongiurare l’esercizio provvisorio che creerebbe problemi sul fronte dei pagamenti».
Quindi verrà scongiurato l’esercizio provvisorio.
«Senza bruciare le tappe c’è la condivisione da parte di tutti di muoversi con i giusti tempi tra audizioni, esame della documentazione e la sintesi con una decisione che possa essere la più ampia e condivisa. Abbiamo tempi abbastanza ampi per fare tutto questo, ma se poi ci si vuol soffermare sulle virgole chi lo fa si assuma le proprie responsabilità nei confronti dei nostri corregionali. Credo che vada cambiato anche il sistema del confronto anche rispetto al supporto all’attività dei consiglieri. Dobbiamo dare una svolta anche in termini di burocrazia. Non è possibile che nel 2012 si debbano fare le convocazioni del Consiglio con telegramma o lettera raccomandata. Non è possibile dover trasmettere i documenti seguendo un iter che è obsoleto e fuori dal tempo. Mi attiverò, anche con una variazione dei regolamenti, per velocizzare la macchina amministrativa adeguandola a più moderni di comunicazione».
Un ente ancora troppo ingessato che Pietracupa vuol trasformare dalle fondamenta.
«E' ridicolo e anacronostico che si debba rincorrere i consiglieri con faldoni di carta. Uno spreco di tempo e denaro».
Presidente e sui restanti costi della politica. Vitalizio sì o vitalizio no?
«Ho già dichiarato la mia posizione. In questo momento, considerando quanto accade nel resto d’Italia, mi sembra inevitabile che un consigliere regionale non debba prendere la pensione dopo solo 5 anni di legislatura. Però sono anche contrario a un sistema di demonizzazione che sta ridicolizzando un intero Paese. Vitalizio, costi della Casta, i blitz della Finanza. Forse sfugge a qualcuno  che ci sono sempre state delle teste di legno a cui sono stati intestati dei beni. Forse sfugge a qualcuno che grossi impredsnitori sono risultati nullatenenti, più che per il fisco per non pagare il dovuto ai propri operai? I controlli vanno fatti e chi sbaglia deve esser punito. Così come per i politici va fatto un monitoraggio continuo. E per questo invito la Guardia di finanza a la Procura a farlo. Analizzando i patrimoni dei politici. Se un politico percepisce centomila euro all’anno  e a fine mandato ha un conto corrente che non si giustifica con quanto ha percepito e speso deve spiegare come sia stato possibile. Questo va fatto per evitare che ci si ritrovi con gente che percepisce tangenti.  E dico queste cose in maniera chiara perché tutti possano capire ciò che voglio dire. Voglio svolgere in maniera onesta il mio lavoro e mi impegnerò perché vadano pubblicate le documentazioni relative ai consiglieri regionali. Per una politica di trasparenza anche sui redditi di noi consiglieri».
Pino Cavuoti

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