domenica 22 gennaio 2012

Signori politici molisani: meno ipocrisia

Nell’augurare buona domenica a tutti i nostri lettori, non si può disarmare la nostra penna dal senso critico. Verso chi? Non si vuol sparare per forza sulla Croce Rossa, ma i politici nostrani offrono spunti di riflessione per capire come non bisognerebbe comportarsi. Evitiamo di fare nomi, ma i fatti raccontati sono veri.

Il nuovo Consiglio regionale è partito di gran lena per essere più in sintonia con il tempo che stiamo vivendo: moderazione e spese contenute per chi fa politica. Il lavoro svolto in commissione e in aula ha dimostrato che si può fare economia. Per il bene di tutti i cittadini e per un senso di giustizia. Ma capita anche di dover venire a conoscenza di chi, fresco di nomina in uno degli enti subregionali, si sia lamentato delle riduzioni alle indennità per l’incarico ricevuto. Oppure chi, avendo dovuto lasciare il lavoro perché in aspettativa ben retribuita dai cittadini, continui a esercitare formalmente a titolo gratuito, ma poi non disdegni ricevere un compenso extra. Ci sono anche ex politici andati in pensione - e non si tratta di quelli che percepiscono quella sociale - alla continua ricerca di incarichi o consulenze con una predisposizione a inchinarsi al dio quattrino. Un festival dell’ipocrisia che getta una sinistra luce sulla coerenza di certi personaggi, che dovrebbero essere chiamati a dare un esempio non fosse altro per far corrispondere le azioni alle parole. Ma sarebbe il caso che tutti, giornalisti compresi, ci dedicassimo a un salutare esame di coscienza per cercare di rivedere, ciascuno per la propria parte, il proprio stile di vita. E di nuovo buona domenica a tutti.

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