martedì 17 gennaio 2012

In aula il bilancio della nuova legislatura

Approda in aula il primo bilancio che sarà affrontato e votato per la prima volta da una buona parte degli inquilini di Palazzo Moffa perché eletti solo nello scorso mese di ottobre. Ma, a quanto è dato sapere, già nei lavori della prima commissione permanente, per intenderci quella che si occupa di bilancio, i commissari hanno mostrato di avere le idee chiare.

Lo stesso presidente, Vincenzo Niro, ha dato la sua impronta dando una forte accelerata ai tempi tanto da riuscire già venerdì scorso a concludere, a tarda ora, l’esame e l’approvazione del documento contabile preparato dalla giunta e in particolare dall’assessore Gianfranco Vitagliano. E mentre si annunciano emendamenti da parte delle minoranze, il presidente del Consiglio regionale Pietracupa dovrà preoccuparsi di far andare avanti i lavori dell’assemblea in modo tanto spedito quanto efficace. La maggioranza, oltre a essere solida, ha i numeri per far passare il bilancio in tempi brevi, ma è facile ritenere che un minimo dialogo ci sarà tra gli opposti scranni con l’accoglimento di eventuali aggiustamenti. Ma sarà una manovra di rigore, come ha anticipato da queste colonne  Vitagliano.  Da una parte per necessità. Tre manovre: due di Tremonti, una di Monti «che hanno ridotto le entrate correnti per oltre 82 milioni di euro in tre anni, con diminuzione drastica della copertura finanziaria di molte delle funzioni trasferite dallo Stato». Dall’altra le conseguenze sull’economia della crisi finanziaria con l’esigenza di concentrare ed integrare  tutte le disponibilità per il sostegno ai settori in difficoltà e, soprattutto, per favorire la ripresa. «Rigore e poi crescita. Senza il primo, la seconda è  impossibile» ha spiegato l’assessore. Vogliamo crederci, con l’impegno a far ripartire l’economia di questa regione. A meno di non trovarci davanti a un bluff.
Pino Cavuoti

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