domenica 15 gennaio 2012

Michele Iorio, il gran pasticciere

Il governatore del Molise sta esercitando con arte pasticceria la sua leadership alla guida della Regione. Michele Iorio, medico chirurgo, ha dimostrato di aver imparato a fare il pasticciere. 
E non il pasticcione, come qualcuno sarebbe tentato di dire giocando sulle parole derivate. Iorio è stato un grande e originale pasticciere perché ha saputo amalgamare per bene tutti gli ingredienti che ha trovato nel retrobottega. Con la capacità di saper non solo preparare le torte o le specialità dolciarie, ma anche di servirle. Una dimostrazione di saggezza politica e di capacità di leggere gli eventi anticipando le soluzioni rispetto agli altri. Del resto dal 2001 a oggi, ma in particolare quando riuscì a confezionare il gran pasticcio a Marcello Veneziale, che non si accorse di nulla, solo a tavola imbandita. Ma al governatore al suo terzo mandato bisogna riconoscergli la capacità di saper concretizzare il compromesso alla molisana. Consentendo anche ai partiti che a livello  nazionale, quando regnava il Cavaliere, erano fuori dall’orbita governativa di prendere posto alla grande abbuffata (coalizione). In concreto Michele Iorio è stato in grado di rendere il compromesso un’arte come quella “di tagliare una torta in modo tale che ciascuno creda - come amava dire in un suo famoso aforisma L. L. Levinson - di avere avuto la fetta più grossa”. Sarà riuscito ancora una volta in questa missione il nostro governatore del Molise? La legislatura ha preso da poco il suo avvio. Ci sarà ancora del tempo per capire se il pasticciere del Molise ha ancora clienti disposti a fare ogni tipo di sacrificio pur di gustare il manicaretto, nella convinzione di aver avuto la parte migliore. 
Pino Cavuoti

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