venerdì 23 marzo 2012

Bigliettopoli: cosa non si è disposti a fare per la cultura!

La notizia c’è tutta e merita di essere commentata.  Isernia si prepara al concerto inaugurale dell’Auditorium in programma per la sera di sabato 31 marzo. La città vivrà quello che si annuncia un evento da cerchiare in rosso sul calendario. E che ci sia attesa lo si intuisce con la corsa ad accaparrarsi il biglietto, per assicurarsi un posto in poltrona. Un improvviso interesse per la cultura che sarebbe scoppiato a Isernia? Sembrerebbe proprio di sì a vedere come si sono volatilizzati 700 biglietti. Tranne qualcuno messo a disposizione dal Comune per i cittadini che hanno fatto la fila a Palazzo San Francesco, la quasi totalità è stata riservata a beneficio degli amici degli amici.


Per la prima assoluta è scoppiata quella che si può definire solo con un termine “la bigliettopoli isernina”. La struttura, che la città si prepara ad appropriarsi, è stata preceduta da una serie di polemiche mediatiche sui costi per la sua realizzazione e per l’alto rapporto tra i posti e  la popolazione. L’interesse che ha provocato il concerto di Uto Ughi farebbe pensare a un caso più unico e raro: una città che vuol vivere misurandosi sulla cultura. Ma sarà vero? La speranza porta a sperare che sia così, ma l’esperienza ci sussurra che passata la sbornia della prima l’Auditorium non sarà in grado di fare il sold out per compensare i costi di gestione del complesso e del personale. A pochi giorni dall’inizio della campagna elettorale amministrativa c’è stata una candidata sindaco che ha proposto di fare una scelta forte in favore della cultura da abbinare proprio all’Auditorium. Un progetto universitario legato alla musica e allo spettacolo.  Una proposta seria per evitare che il vuoto assoluto regni in quella che altrimenti corre il rischio di diventare una cattedrale nel deserto. Se è una Rosa fiorirà e con essa non solo la città pentra ma tutto il Molise. 

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