sabato 3 marzo 2012

Il Pdl conclude i suoi congressi in aperto confronto

Come ho fatto sette giorni fa a Campobasso, anche oggi parteciperò al congresso provinciale del Popolo della libertà, questa volta a Isernia.  Una buona occasione per ascoltare, me lo auguro, interventi più pregnanti di politica locale. Rispetto alla scorsa settimana questa volta ci sarà più di una lista e, in teoria, ci dovrebbe essere più suspence non fosse altro perché ci sarà l’attesa di capire chi tra i due candidati avrà la maggioranza del partito nel territorio della Pentria. Le attese della vigilia non dovrebbero essere disattese rispetto al presidente uscente Luigi Mazzuto, ma le urne sono sovrane e quindi una speranza per lo sfidante Alessandro Altopiedi. Sarà battaglia? Chissà. 

Politica molisana in movimento per poi buttarsi nella corsa verso le amministrative di maggio con l’importante test proprio qui nella città del govenatore Iorio dove, con buone probabilità, dovrà sostenere sua sorella Rosetta nella corsa verso Palazzo San Francesco, che dovrebbe avere la meglio rispetto ad altri candidati nel centrodestra.  Elezioni comunali che sicuramente possono rappresentare un punto di svolta nel centrodestra che se da una parte invoca il rinnovamento dall’altra deve fare i conti con la tradizione che mantiene forza e presenza nel territorio grazie a un’azione di consenso fatto da rapporti personali e dalla gestione del potere. Se Michele Iorio può essere paragonato per autorevolezza e capacità di fare a Silvio Berlusconi altrettanto non si può dire di chi dovrebbe, da queste parti, svolgere la parte di Angiolino Alfano. E allora si assiste a tentativi di capacità gestionale e di buona politica salvo poi scontrarsi con la realtà dei fatti, ma sopra tutto dei numeri. Che si chiamino tessere o capacità di persuazione. La curiosità carica l’attesa di vedere chi parteciperà oggi al congresso provinciale del Pdl ospitato dall’Europa, invece di essere assente. La politica torna a essere protagonista fino a questa sera quando si saprà chi sarà chiamato a reggere il partito da queste parti. Nel capoluogo di regione Pierluigi Lepore ha avuto partita facile, forte dell’asse Iorio-Patriciello. Qui si è permesso di lasciare le briglia sciolte a qualcuno.
Pino Cavuoti

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