domenica 25 marzo 2012

Le omelie pasquali di Benedetto XVI sollecitano i politici molisani

Si può anche partire dalle omelie pasquali del sommo pontefice per chiedere alla politica più attenzione al bene comune. Accade anche questo quando si parla della morte e resurrezione di Gesù Cristo attraverso la lettura dei discorsi di Benedetto XVI dal 2007 al 2009 per la Pasqua e raccolti nel ibro di mons. Enzo Leuzzi, cappellano di Montecitorio e fresco vescovo di Cittanova e ausiliare di Roma. Ieri la presentazione del  volume nella Basilica di Cattedrale di San Pardo a Larino organizzato dall’Opening dell’onorevole Sabrina De Camillis che è riuscita a riunire attorno a un tavolo il vescovo di Termoli-Larino. mons. Gianfranco De Luca, il presidente della Regione Michele Iorio e il parroco della Cattedrale, don Costantino Di Pietrantonio. In prima fila, senza dare segnali di impazienza, l’assessore regionale Gianfranco Vitagliano e i sindaci della città frentana Guglielmo Giardino e di Termoli, Basso Di Brino.
A dare un taglio più politico che religioso De Luca che ha esordito con una domanda molto chiara: cosa dice la resurrezione alla politica?   E non è stata un’imboscata al governatore. Anzi. Il prelato ha invitato a volare alto avendo cura di nutrire la propria intelligenza dando il primato a Dio «perché il cristiano sia cristiano riconoscendolo dai frutti» e «siate maestri nell’applicare la grammatica del dialogo». Bisogna lottare contro il proprio egoismo esercitandosi all’ascolto per il  bene comune. Imboscata perché sia Giardino e sia De Camillis hanno parlato di sanità e quindi dell’ospedale Vietri in una dinamica di integrazione ridisegnando il settore della salute pubblica.
 Il moderatore Renato Farina, giornalista e parlamentare, ha introdotto il tema spiegando che si tratta di omelie che  capirebbe anche un bambino. La morte di Cristo: uno che che se ne va, eppure resta tra di noi. Il Papa non risolve i nostri problemi ma lancia la sua provocazione con il messaggio di vita del Cristo. Tante le sollecitazioni di Cristo nella storia che palpita in questo volume curato da mons. Leuzzi. E Iorio? Ha preso atto delle parole del vescovo di Termoli-Larino di moderare i toni della politica. Le fa proprie per la crescita della comunità a cui la politica è deputata a pensare. «La nostra fede  - ha detto Iorio - è l’unica via che riesce a far coniugare impegno civile e religioso. La politica che è chiamata a decidere nell’interesse comune capace di rappresentare tutti». Sono valori che spingono un cattolico nell’impegno politico. «Abbiamo la capacità di capire la ragione degli altri nella determinazione di non avere sempre ragione ma capaci di comprendere, capaci di ascoltare che viene dalla nostra cultura religosa».
Sabrina De Camillis a “casa sua” si è sfogata in difesa di una politica violentata e rappresentata dai mass media che offre un’immagine distorta. «Il mio impegno pulito a servizio della collettività. Il valore della diversità di chi lavora in Parlamento che realizzare attraverso il confronto il bene della gente».  Al lavoro per il servizio alla persona senza guardare all’interesse personale.
Mons. Leuzzi ha spiegato i criteri del volume  che ha permesso di approfondire i discorsi del Papa con il commento di personalità del mondo della cultura.   «Dobbiamo imparare, andando avanti,  parlando di una nuova creazione con il parallelo con la resurrezione. Una doppia creazione: creazione del mondo e la resurrezione di Cristo. Il Papa cerca di spiegare come questo è accaduto in Gesù Cristo e come possa far iniziare una nuova creazione».
Pino Cavuoti

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