giovedì 22 marzo 2012

Luigi Velardi: «Senza l’Udc non può esserci successo per il centrodestra»

Lealtà alla maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale del Molise, con senso critico ma collaborativo, nel rispetto dei ruoli che il consenso elettorale ha attribuito al suo partito. Rispettoso di Michele Iorio, ma non succube con il quale si confronta, ascolta ev iene ascoltato. E’ il Velardi pensiero. L’assessore regionale Luigi Velardi, leader del partito di Pierferdinando Casini in Molise, al lavoro nel suo ufficio di via Sant’Antonio Abate nella sede istituzionale della Protezione civile. In camicia seduto diettro la sua scrivania per una regione in movimento e alla prese con un settore complesso come quello dei trasporti che è stato cambiato da Velardi alla fine della scorsa legislatura per contenere la spesa e garantire più efficienza.


Parlare dell’Udc che grazie a Casini ha ritrovato il suo ruolo centrale nella politica nazionale imbarazza Velardi forse nella consapevolezza di un partito che sempre e comunque è vivo e vegeto anche qui in Molise. «Mi vuol far sentire un antesignano del ruolo da protagonista dell’Udc perché in questa regione abbiamo  precorso i tempi. Nelle ultime elezioni regionali Casini voleva che in Molise si realizzasse il laboratorio della politica nazionale con l’esperimento di terzo polo. Lui aveva le idee chiare, ma non conosceva la nostra realtà. Gli la mancavano alcune notizie, che al contrario aveva invece Lorenzo Cesa perché più collegato alla nostra realtà. In Molise l’Udc è troppo radicato nel centrodestra. Lo dimostra la nostra presenza in circa 40 amministrazioni e tra questi ci sono i comuni capoluogo di Campobasso e Isernia, le province di Isernia e Campobasso, la Regione, il Comune di Termoli. Se avessimo risposto alla richiesta di Terzo polo avremmo smantellato l’Udc dal Molise. Casini sta operando in piena coerenza a quelli che sono i valori del nostro partito. Casini ha avuto il coraggio di prendere una decisione di distanza dal sistema bipolare che è andato in crisi. Casini ha capito che l’elettorato chiedeva un’area per i moderati, che voglio farle notare non è la ricostituzione della Democrazia cristiana».
Velardi si sente Iorio dipendente come qualcuno vorebbe far credere?
«Professo nei confronti di Iorio una grande stima e continuo a dire che non esiste alternative a Michele Iorio. Al di là di ogni calcolo se anche avessimo voluto sostituirlo con un altro candidato non ci sarebbe stata nessuna alternativa a lui. Però voglio dire che non siamo affatto né succubi né dipendenti. E’ un ritornello che qualcuno mette in giro per sminuire il nostro rapporto di collaborazione. Noi prendiamo anche posizione nei suoi confronti e lo facciamo in Giunta. E devo dire che lo sappiamo anche fare assicurando sempre lealtà. Abbiamo il dovere come politici e come uomini che quando non siamo d’accordo  farlo notare. Abbiamo il dovere di non essere allineati e appiattiti sulla linea di Iorio, perché solo così rispettiamo la sua azione politica. Mi lasci dire una cosa: senza l’Udc non ci può essere successo per il centrodestra in Molise».
Quindi Velardi e l’Udc leali con il centrodestra e con Iorio senza  tentennamenti né condizionamenti.
«Siamo leali perché stimiamo l’uomo Iorio, leali perché c’è un impegno preso con gli elettori nella libertà di poter dire e pensare cose diverse».
L’Udc presente a Isernia per sostenere Rosetta Iorio.
«L’Udc era presente sabato a Isernia con il consigliere regionale e coordinatore provinciale Mimmo Izzi, che si sta impegnando in prima persona. Ci siamo confrontati attorno a uno stesso tavolo e con la stessa lealtà, come abbiamo fatto in tutte le altre elezioni nei comuni, nelle province e in Regione».
Nessuna imboscata a Isernia nei confronti degli altri partiti del centrodestra.
«Assolutamente no».
Velardi, Michele Iorio a Isernia si gioca una bella fetta del suo futuro con la candidatura della sorella.
«A me dispiace una cosa. Conosco Rosetta Iorio e la stimo per le sue capacità umane, professionali e politiche che forse non sono ancora tutte emerse proprio perché è la sorella di Michele Iorio. Sbaglia chi dice che Rosetta Iorio vive di luce riflessa. Rosetta Iorio ha i suoi numeri e credo che a Isernia solo lei poteva sfidare la sinistra che dopo anni, per la prima volta, si ritrova unita. Quella di Rosetta Iorio è una candidatura forte capace di amministrare e di guidare il futuro di una città così importante e ambiziosa come Isernia per continuare a garantire stabilità e progresso».

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