sabato 31 dicembre 2011

Ci voglio scommettere per il 2012

Michele Iorio e i giornalisti Antonio Lupo e Pina Petta
Ovunque regna un diffuso sentimento di sfiducia, forte incertezza per una crisi che si inizia ad avvertire con il suo peso tra la nostra gente.

C’è più povertà, meno capacità di spesa, con i ricchi che continueranno a essere sempre più ricchi. Abbiamo il dovere di non scoraggiarci e di trovare la forza per andare avanti. Ieri a Campobasso, in via Genova, il presidente della Regione ha convocato la stampa per il tradizionale scambio di auguri. Un discorso fatto con pacatezza e attenzione ai fenomeni di disagio tra i cittadini. «Abbiamo il dovere di dare delle risposte - ha detto Michele Iorio - da parte della Casta, che gode di alcune posizioni di privilegio». Dibattito politico che si occupi dei problemi veri, come sviluppo e lavoro, avendo come primo e unico interesse la «nostra terra». Meno spazio alla voglia di primeggiare, di apparire. Il governatore si interroga e si rende conto che bisogna cambiare registro, anche dopo la elezione di un governo tecnico che ha messo a nudo l’indebolimento della democrazia e della buona politica. Iorio non è sembrato presuntuoso, è consapevole della stagione e del tempo che si sta vivendo. Ha parlato di condivisione e di riordino dei comportamenti e «di essere adeguati ai tempi che cambiano». Parole che hanno un peso chiaro e inequivocabile pronunciate al cospetto dei giornalisti molisani che sapranno fare memoria e chiedere il conto a tempo debito. Vogliamo tutti scommettere sul nuovo anno, a dispetto di chi preannuncia persino la fine del mondo. Si vuol scommettere sul Molise e su Michele Angelo Iorio, nella speranza che la politica in Molise come in Abruzzo, a Roma come a Milano, sappia sempre scegliere la via migliore. In fondo Iorio non è il demonio e ieri mattina ha dimostrato di avere titolo e le idee per guidare questa regione per far ritrovare fiducia ai molisani. Scommettiamo?

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