sabato 17 dicembre 2011

Zuccherificio, ma quale rinnovamento?

La scelta di voler indicare e quindi nominare Antonio Di Rocco alla presidenza dello Zuccherificio del Molise appare quanto meno inaspettata. La decisione del governatore Michele Iorio ha spiazzato tutti ed è giunta in un momento particolare della vita politica regionale.

Perché, mentre si discute sulla riduzione dei coasti della politica e sugli incarichi regionali da assegnare, il presidente della Regione ha accelerato i tempi nominando Di Rocco, già consigliere e assessore regionale all’Agricoltura.  Nomina forse maturata nell’ambito della necessità di assegnare un incarico a ogni partito che ha contribuito alla sua rielezione alla massima carica politica regionale.  Rispetto alle parole che Iorio non più tardi di martedì scorso aveva speso in Consiglio regionale per spiegare il Molise che sarà nei prossimi cinque anni sarebbe stato lecito aspettarsi, se nomina ci doveva essere proprio in questa settimana, un politico con maggiori aspetattive di vita rispetto a un navigato Antonio Di Rocco. Se questo doveva essere un segnale di cambiamento, ma soprattutto di rinnovamento del metodo di fare politica, si ha l’impressione che il buon Iorio ha perso l’occasione per dare la giusta indicazione.  Se il principio guida sarà sempre quello che dopo le votazioni il vincitore deve pagare dazio a  quanti hanno contribuito alla sua  elezione, beh tutto resterà sempre uguale.

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