venerdì 23 dicembre 2011

Il commercio corre ai ripari: è tutto un saldo

I negozianti sono corsi ai ripari. In Molise come in Abruzzo, come in qualsiasi altra regione d’Italia,
si acquista nei negozi potendo godere di sconti reali sulla merce in esposizione. Senza avere alcuna preoccupazione sul capo che è in vetrina, perché è quello della stagione in corso.

Si può scegliere senza avere paura di non riuscire a trovare la misura desiderata e soprattutto la taglia giusta che solitamente nel periodo di svendita diventa un vero problema. È la lettura del momento difficile che sta attraversando la nostra economia e sulla necessità di chi fa commercio di fare cassa, anticipando sotto Natale gli sconti previsti per i primi di gennaio. Una scelta che va fuori le regole del settore ma che è tollerato da quanti sono preposti ai controlli per impedire vendite sotto costo. Non solo diventa comprensibile ma anche giustificabile con buona pace di commercianti e acquirenti. Nei periodi di recessione a risentirne, in particolare, sono i consumi. Circola meno denaro, si consuma e di produce di meno. Forse si deve grazie a quanti fanno commercio di aver tacitamente deciso di adottare questa politica in favore delle famiglie. Una salutare boccata d’ossigeno per l’economia che si possa tradurre anche in maggiori investimenti pubblicitari. Ognuno tira la volata per la propria parte. Promuovere un’azienda, un’attività commerciale può essere un buon veicolo per sostenere le proprie imprese. Saldi di fine stagione anticipati, magari con la spinta pubblicitaria. Del resto non c’è un detto che la pubblicità è l’anima del commercio? Se saldi sono, saldi siano anche con il sostegno commerciale attraverso giornali, tivù, web, volantini e trotter. E se si mettesse in gioco anche gli uomini sandwich?
Pino Cavuoti

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