martedì 13 dicembre 2011

Perché non abbiamo scioperato

Potrei, con un po’ di fantasia, inventare mille scuse per giustificare oggi la nostra regolare presenza, mentre altri quotidiani nazionali hanno deciso di utilizzare l’istituto dello sciopero. Non abbiamo aderito perché in questo momento questo giornale  non si può permettere di non essere in edicola.

Non abbiamo la forza economica per regalarci altre assenze, dopo averle dovute sopportare per una serie di problemi di stampa e diffusione. Abbiamo la necessità di essere presenti  e di produrre per garantire la sopravvivenza alla testata. Con dignità lo diciamo nella consapevolezza di dover andare avanti per noi stessi e per quanti ci stanno dando fiducia, dall’editore ai lettori. Del resto ci sono troppe cose da seguire e raccontare  per non essere tra la gente, con le nostre peculiarità e il nostro personale punto di osservazione. All’orizzonte si intravedono grosse nubi, non per questo dobbiamo per forza non attrezzarci per affrontare le insidie del tempo. Ma in tutta sincerità ritengo che, in questo momento, l’azione di denuncia faccia più rumore rispetto al diritto di scioperare. Vogliamo lavorare e informare, anche questo è un diritto che non vogliamo negoziare né cedere per nessuna ragione. Per questo siamo in edicola a disposizione di quanti vorranno leggerci.
Pino Cavuoti

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